29 marzo 2014

La madonna del parto


La Madonna del Parto di Piero della Francesca
Mostre Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori, che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo.

La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando a seconda delle teorie dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro di una preziosa tenda damascata, i cui lembi sono tenuti aperti ai due lati da una coppia di angeli perfettamente simmetrici fra loro. Estremamente giovane, Maria è colta di tre quarti, in una posa regale, ma anche di grande realismo. La sua condizione umana è evidenziata dalla veste leggermente aperta sul corpo rigonfio e dalla gestualità naturale (comune in ogni gestante) con cui poggia una mano sul ventre, mentre l’altra è puntata su un fianco a sorreggerne il peso.

Il dipinto ornava in origine la parete di fondo dell’altare maggiore dell’antica chiesa di Santa Maria di Momentana (XIII sec.), già di Santa Maria in Silvis. Nel 1785 la chiesa fu distrutta da un terremoto che lasciò in piedi la sola parete con l`affresco. Successivamente l`opera fu staccata a massello dal muro ed inserita nella Cappella del cimitero. A partire dalla sua riscoperta nel 1889, in momenti diversi del secolo scorso l’affresco fu più volte mutato di sede, venendo prima staccato dalla parete originaria per ragioni conservative e in seguito restaurato. Attualmente si trova nel Museo della Madonna del Parto del Comune di Monterchi, ma la sua collocazione definitiva è tuttora oggetto di contenzioso tra il comune stesso, la Soprintendenza dei Beni Culturali e la Diocesi.

13 marzo 2014

La roveja

Oggi parliamo di un presidio slow food: la roveja civita di Cascia. La roveja è un piccolo legumesimile al pisello, dal seme colorato che va dal verde scuro al marrone, grigio. Nei secoli passati era coltivato su tutta la dorsale appenninica umbro-marchigiana, in particolare sui Monti Sibillini, dove i campi si trovavano anche a quote elevate: la roveja è resistente anche alle basse temperature, si coltiva in primavera-estate e non ha bisogno di molta acqua. Cresce anche in forma spontanea, lungo le scarpate e nei prati, ma nei secoli passati era protagonista dell’alimentazione dei pastori e contadini dei Sibillini con altri legumi poveri quali lenticchie, cicerchie, fave. Proprio perché cresce da sempre anche selvatico alcuni ricercatori sostengono che si tratti di un progenitore del pisello comune. Secondo altri invece è una vera e propria specie (Pisum arvense) differente da quella del pisello (Pisum sativum), in ogni caso la classificazione botanica è ancora indefinita. Esiste invece un totale accordo sulla sua valenza nutritiva: è molto proteica, in particolare se consumata secca, ha un altro contenuto di carboidrati, fosforo, potassio e pochissimi grassi. Oggi è stata pressochè abbandonata ovunque e resistono solo pochi agricoltori nella val Nerina, in particolare a Cascia dove, in una località chiamata Preci, c’è una fonte detta dei rovegliari. In questa vallata la roveja si semina a marzo a un’altitudine che va dai 600 ai 1200 metri e si raccoglie tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. La battitura è simile a quella della lenticchia: quando la metà delle foglie è ingiallita e i semi sono diventati cerosi, si sfalciano gli steli e si lasciano sul prato ad essiccare. Quando l’essicamento è completato si portano sull’aia e si trebbiano. Si deve poi liberare la granella dalle impurità con una ventilazione che avviene con setacci. La roveja, detta anche roveglia, rubiglio, pisello dei campi, corbello, si può mangiare fresca oppure essiccata, in questo caso diventa un ottimo ingrediente per minestre, zuppe. Macinata a pietra, si trasforma in una farina dal lieve retrogusto amarognolo che serve per fare la farecchiata o pesata: una polenta tradizionalmente condita con un battuto di acciughe, aglio e olio extravergine di oliva, buona anche il giorno successivo, affettata e abbrustolita in padella.

12 marzo 2014

Appunti dall'Umbria - Assisi, Gubbio, Perugia e dintorni: Il Giubileo Eucaristico Straordinario ad Orvieto

Appunti dall'Umbria - Assisi, Gubbio, Perugia e dintorni: Il Giubileo Eucaristico Straordinario ad Orvieto: Il Giubileo Eucaristico Straordinario ad Orvieto (Tr)  Il grande evento religioso concesso da Papa Benedetto XVI dal 13 gennaio 2013 al 16...

Il Giubileo Eucaristico Straordinario ad Orvieto

Il Giubileo Eucaristico Straordinario ad Orvieto (Tr) Il grande evento religioso concesso da Papa Benedetto XVI dal 13 gennaio 2013 al 16 novembre 2014
L' evento religioso è stato concesso da Papa Benedetto XVI in occasione del 750° anniversario del Miracolo di Bolsena e della FESTA DEL CORPUS DOMINI. I luoghi del Giubileo sono il Duomo di Orvieto e quello di Santa Cristina a Bolsena. Ad Orvieto il 13 gennaio 2013 è stata aperta la porta Santa del Corporale, uno dei passaggi necessari per ottenere L'INDULGENZA PLENARIA fino al 16 novembre 2014, data prevista per la conclusione del Giubileo.

Il percorso giubilare inizia dall'ingresso del tunnel sotterraneo al Duomo, sottostante la cappella di San Brizio, sul lato destro del Duomo. L'ufficio accoglienza pellegrini della Segreteria del Giubileo Eucaristico (sala Pieri del Vescovado, lato destro del Duomo) consegna il pass ed appone il timbro del percorso giubilare.

1 marzo 2014

Sensational Umbria

One hundred images of Steve McCurry, with over seventy unpublished, are the contents of the exhibition "Sensational Umbria" which will open in Perugia from 29 March to 5 October 2014. The exhibition recounts the journey that the artist has made in Umbria, with the goal of telling a land rich in time , suggestions of the past but also the ability of its inhabitants to live the present epoch . The exhibition is sponsored and organized by the Umbria Region in collaboration with the Municipality of Perugia, for the most part will be placed in the spaces Ex- Fatebenefratelli soon recovered and opened for the occasion. A portion of the images will be placed in the Museum of Palazzo Penna , in the Hall of Boards of Beuys.
The Project Sensational Umbria  is made by the Umbria Region as part of a strategy of territorial development which in time will affirm the brand Umbria. Steve McCurry has done work of documentation of territorial values taking advantage of the most significant aspects of contemporary Umbria .The choice of photography has allowed the region to speak a universal language , that of images , enabling communication skills and emotional expression hardly comparable with other instruments. The project has been through a few clicks premiered at Fuorisalone di Milano, at the Pinacoteca di Brera , then Marseilles, New York, Perugia, Assisi and Orvieto. At the time of the Project will include presentations in Shanghai, Terni, Città di Castello.
The exhibition in Perugia, in the two locations identified, will open March 29 to close on 5 October, and will be open every day from 10.30 to 19.00 with the exception of Mondays, unless otherwise indicated.
On Saturday you can visit the exhibition until 23. Any change will be immediately communicated through the site www.sensationalumbria.eu. The cost of the ticket is 6,50 Euros and there are multiple and different facilities.