BORGHI ANTICHI E FIGURE
7 dicembre – 26 gennaio 2014
Museo Civico Rocca Flea, Gualdo Tadino
Sarà inaugurata sabato 7 dicembre alle ore 17.00 a Gualdo Tadino, presso la prestigiosa sede del Museo Civico Rocca Flea, la mostra personale dell’artista Patrizio Oca, dal titolo “Borghi antichi e figure”. All’inaugurazione prenderanno parte il primo cittadino Roberto Morroni, l’Assessore alla Cultura Simona Vitali, ed interverranno alla presenza dell’artista, la curatrice Catia Monacelli e la storica dell’arte Elisa Polidori. Nato a Bologna nel 1964, dove vive, lavora e svolge la sua attività artistica, Patrizio Oca è pittore autodidatta, sin da giovanissimo il suo temperamento poetico trova modo di esprimersi in altri campi dell’arte come la musica. La pittura ed il pianoforte da sempre sono protagoniste indiscusse della sua vita. Dimostra sin da bambino la passione per il disegno e da adolescente esegue le prime copie ad olio di artisti famosi. Studia privatamente pianoforte e fa parte del centro di arte e cultura del maestro Aurelio Barbalonga, che gli trasmette la passione per la pittura estemporanea. Successivamente frequenta lo studio degli artisti Eugenio Amadori e Gaetano Pancaldi. “Colori vivaci, superbe geometrie ed utilizzo sapiente delle proporzioni e dei volumi”, spiega Catia Monacelli, “sono il segreto dell’intensa attività artistica di Patrizio Oca. Le case, i borghi e gli agglomerati urbani prendono forma dall’intreccio tra la realtà e la vivida fantasia del suo creatore. Ed è così che le linee verticali e nette di un edificio si flettono all’improvviso fino ad incurvarsi, rettangoli e triangoli di colore ne dettano la scomposizione e ri-costruiscono il nuovo paesaggio urbano, introducendo l’osservatore in una vivida atmosfera di sogno. Gli spazi si dilatano a dismisura e diventa possibile scorgere al di là di questa vertigine, dietro l’orizzonte, le dolci colline e le macchie di verde”. La natura è per Patrizio Oca da sempre fonte d’ispirazione. I paesaggi rappresentano per l’artista un laboratorio di sperimentazione, una palestra dell’anima e un luogo di osservazione privilegiato: lo studio del colore, l’atmosfera nelle varie ore del giorno, la prospettiva aerea, diventano protagonisti dei suoi quadri. Con grande disinvoltura l’artista racconta le colline, i paesaggi, gli inverni, come ad esempio il ciclo delle “nevicate”, passando dalla narrazione figurativa a quella informale, dove il colore intenso e pochi segni definiscono le ambientazioni. “Per Patrizio Oca”, continua Catia Monacelli, “ la terra è madre dell’universo e la donna è madre dell’umanità. La figura femminile e la natura non sono altro che due facce della stessa medaglia, dello stesso racconto pittorico. Il corpo femminile rispecchia la bellezza e l’armonia della natura: le forme, la sinuosità delle curve, i segni, si possono verosimilmente ritrovare negli stessi paesaggi e nell’ambiente naturale”. Sarà possibile visitare la mostra fino al 26 Gennaio 2014, dal giovedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi allo 075 9142445, oppure scrivere ad info@roccaflea.com.