ISOLA FOSSARA, Maggio di Sant’Antonio, 2 e 13 giugno.
La festa della frazione di Scheggia viene fatta risalire tra il Seicento e Settecento, ma le caratteristiche la rendono di remotissima origine.
Il 2 giugno, nel bosco sottostante la vetta del monte Catria, vengono tagliati due faggi, rispettivamente il maggio e la giunta, trascinati poi a valle per circa 4 km; nel far questo vengono usati canapi, “catenelle” e manuelle (‘manovelle’: appigli, maniglie).
Il 13 giugno, festa di S. Antonio da Padova, nella piazza del paese viene eretto il maggio (alto circa 20 metri), cioè il tronco del faggio più grande, cui viene unito l’altro tronco (la giunta) e un apice frondoso, ottenendo così il collegamento di tre elementi di legno, come nei Ceri di Gubbio (barella, buzzo e santo). Segue la processione con la statua del Santo (in senso antiorario) e l’esposizione di una sua reliquia, presente la banda musicale; infine la gioventù del luogo si cimenta nella scalata del maggio, trasformato così in palo della cuccagna. Al termine della festa viene messo all’asta il formaggio raccolto tramite questua, quindi vengono effettuate una corsa su asini cavalcati a pelo e una corsa a piedi fino al Poggio La Croce. Il maggio viene rimosso il 29 giugno, festa di S. Pietro. In via straordinaria, l’albero può essere innalzato davanti all’uscio di una casa in cui sia nato un maschio.