L'Oasi di Alviano è stata istituita nel 1978 su un'area di 800 ettari e inserita nel Parco fluviale del Tevere, comprende l'intero bacino artificiale del lago di Alviano, formatosi nel 1960 con lo sbarramento del Tevere finalizzato alla produzione di energia elettrica, già da allora il lago richiamava migliaia di uccelli in migrazione. Dal 1990 il WWF vi gestisce una riserva faunistica, in un contesto ricco dal punto di vista della vegetazione sia ripariale che palustre.
L'oasi interessa i comuni di Alviano, Guardea e Montecchio. Quattro chilometri di percorso natura si dipartono dall'ingresso che si trova a Madonna del Porto nel comune di Guardea, divisi in due itinerari.
All'interno dell'oasi si può praticare il "birdwatching" con appostamenti su torri, passerelle con capanni ben attrezzati, vi è pure un'aula scolastica all'aperto proprio in mezzo alla palude.
La zona è umida e ideale per il passo e la nidificazione di rari uccelli migratori e stanziali, è possibile ammirare il martin pescatore, lo svasso maggiore, aironi, cormorani, gabbiani, falchi e altri uccelli.
Nella palude vi è inoltre un notevole ecosistema didattico, vivono moltissime specie di anfibi e rettili d'acqua.