CASTELLO BUFALINI - SAN GIUSTINO
Il paesaggio che fa da cornice al Castello Bufalini è quello urbano del centro storico della città valtiberina di San Giustino, alle falde dell’appennino nord dell’Umbria. Il complesso rinascimentale, definito dallo storico Giovanni Magherini Graziani “villa dentro una fortezza”, è situato in una zona di confine tra Umbria, Toscana, Marche e Romagna.
Nasce come fortezza militare alla fine del XV quando Città di Castello, per arginare gli attacchi dei nemici, decise di costruire un castello fortificato su progetto dell'architetto romano Mariano Savelli sul luogo di un fortilizio preesistente di proprietà della famiglia Dotti, ormai in rovina a seguito degli eventi bellici del tempo.
Poichè la costruzione richiedeva un ingente capitale, nel 1487 il Castello fu donato a Niccolò di Manno Bufalini, cittadino tifernate e ricco possidente terriero in San Giustino, con l'obbligo di completare i lavori sotto la direzione di Giovanni e di Camillo Vitelli e di difendere il maniero in caso di guerre.
La fortezza fu costruita a forma di quadrato irregolare con torri angolari raccordate da camminamenti merlati, su cui domina la mole della torre maestra; il tutto ulteriormente difeso da un ampio e profondo fossato a pianta stellare con ponte levatoio.
Nel 1500, con il consolidarsi della potenza economica e politica della famiglia Bufalini divenuta di fatto la feudataria del luogo, il Castello fu trasformato in una villa fortificata secondo nuove esigenze sociali, artistiche e culturali.
Nei secoli successivi viene creato un ampio giardino “all’italiana”, uno dei più significativi della regione, nel quale erano presenti le maggiori varietà di frutta, agrumi con limonaia, la ragnaia, fiori rari, erbe officinali, ortaggi ed un labirinto impiantato nel 1692, tuttora esistente. Il parco è ricco di fontane e a fare da leitmotiv è il canale scoperto per lo scorrimento dell’acqua che le collega.
Oggi Palazzo Bufalini offre al visitatore la possibilità di percorrere un viaggio nel passato: in tutti gli ambienti sono conservati, oltre agli affreschi, un gran numero di quadri, di mobili, di lampadari e di suppellettili (tra cui anche busti di epoca romana) che fanno del palazzo un raro esempio di nobile dimora giunta fino a noi stupendamente conservata ed arredata. Tra i quadri da ricordare due splendide Madonne, una del Pinturicchio e l'altra attribuita ad artista della bottega del Signorelli. Le opere d’arte sono distribuite lungo il percorso museale non in senso cronologico, ma secondo il gusto e gli interessi dei vecchi proprietari. La storia stessa dei Bufalini, ricostruita tramite i documenti dell’archivio e caratterizzata dall’immagine di alcuni di loro, costituisce il filo conduttore della visita.
La natura di alcune parti del Castello, di particolare bellezza e spettacolarità, si prestano a diversificate attività in ambito culturale e per manifestazioni di ampio respiro pubblico, non ultime ambientazioni teatrali nonché location televisive e cinematografiche.