Il Parco Naturale fluviale del Tevere – L’oasi tra la sorgente ed il mare.
Il parco si estende lungo la media valle dei Tevere per circa cinquanta chilometri. A nord comprende la lo¬calità di Montemolino presso Todi dove, poco sotto, il fiume piega deciso verso ovest per
dirigersi, con ri¬trovato vigore, in una stretta valle incassata tra pareti rocciose quasi verticali, alte oltre 200 metri, deline¬ando uno dei paesaggi più suggestivi dell'area, noto come Gola del Forello.
Dalla sponda sinistro valli della Gola del Corno si estendono le lunghe valli della Pasquarella e dell’Elce-Barile solcate dai Fossi anonimi e caratterizzate da nemerosi fenomeni carsici.
Sulla sponda destra, la gola è denominata dal rilievo calcareo la Roccaccia (411 m s.l.m.), in cui si apre un articolato sistema. di cavità e grotte naturali note come Grotte della Piana, quasi tutte abitate in età preistorica.
Più a sud presso Baschi, il corso del fiume è sbarrato da una diga che da origine al Lago di Corbara, un bacino artificiale oggi sito d’interesse comunitario.
Di analoga natura è il lago d’Alviano che grazie alle sue paludi ed acquitrini oggi é oasi naturalistica per il rifornirnento alimentare di molte specie rare di uccelli acquatici. A sud del lago, il Tevere riprende a scorrere nel suo alveo naturale che il parco ingloba ancora per qual¬che centinaia di metri, mentre il fiume prosegue verso Roma e il mare. Anche sotto il profilo storico e culturale è evidente il ruolo svolto dal Tevere quale punto di riferimento co¬stante per gli insediamenti che dalla preistoria al Me¬dioevo, sano sorti lungo le sue apposte sponde, sedi delle distinte civiltà degli Umbri e degli Etruschi e più tardi dei Romani.