Collezione Rubboli ancora aperta al pubblico
Il 16 giugno 2012 è stata inaugurata la mostra della Collezione Rubboli,
storia dell’opificio gualdese di ceramica a lustro, nella magnifica cornice
della chiesa di Santa Maria dei Laici detta dei “Bianchi”. Da allora
imponente e costante è stato l’afflusso di visitatori alla collezione,
turisti, appassionati ed eugubini, che hanno potuto godere degli splendidi
riflessi oro e rubino. Rubboli,
pesarese di origine e gualdese di adozione
impiantò proprio a Gualdo Tadino la sua bottega di famiglia e si pose come
erede di una tradizione artistica molto antica, che trova uno dei suoi
capisaldi nella figura di Mastro Giorgio Andreoli, attivo a Gubbio dalla
fine del ‘400, considerato il padre di questa tecnica che da lui prende l’appellativo
di mastrogiorgesca. La mostra, curata nell’allestimento dall’ architetto
Nello Teodori in collaborazione con Elisa Polidori del Polo Museale
Diocesano di Gubbio e Maurizio Tittarelli Rubboli, sarà ancora visibile
straordinariamente per il primo fine settimana di ottobre.
Saranno dunque ancora ammirabili i circa 120 manufatti in ceramica a lustro
e policroma prodotti dalla manifattura Rubboli di Gualdo Tadino e da altri
opifici ceramici di grande qualità come Ginori, Miliani, William de Morgan,
Cantagalli, Galileo Chini,
un arco temporale che va dagli anni settanta dell’Ottocento ai giorni
nostri. La mostra è stata accompagnata dal libro-catalogo
Rubboli
un’introduzione di Timothy Wilson, conservatore dell’Ashmolean Museum di
Oxford e di Alan Caiger-Smith, il grande artista mondiale del lustro.
Soddisfazione per i risultati di pubblico, da parte della Diocesi, espressa
dal Direttore del Museo Diocesano, Don Mirko Orsini che ha sottolineato l’importanza
di utilizzare gli spazi della trecentesca chiesa eugubina di Santa Maria dei
Laici, detta dei Bianchi per iniziative di pregio, come lo è stato la mostra
Rubboli.