2 aprile 2012

Gubbio e Sansepolcro ed il Palio della Balestra


Balestra a Gubbio
Come in molte località italiane, anche a Gubbio, durante il Medievo si diffuse l’utilizzo di quest’arma per la difesa del territorio, e i ballistari, organizzati in compagnie, si allenavano con costanza per migliorare l’abilità nel tiro.

Nel 1537 la città destinò loro un poligono di tiro dedicato, con annesso un piccolo edificio in cui conservare le balestre: un segno tangibile dell’attenzione riservata alla preziosa risorsa bellica.
Dalla fine del XV secolo si diffuse l’abitudine di organizzare gare tra balestrieri civili, da cui discenderà la consuetudine dei palii. La prima traccia documentata del Palio della balestra risale al 1461 e la tradizione non si mai interrotta nel corso dei secoli: ogni anno i balestrieri di Gubbio ospitano quelli di Sansepolcro per una sfida all’ultimo bersaglio.
Inoltre, il 14 agosto, in città si svolge il Torneo dei quartieri. Al termine delle sfilate in costumi d’epoca per le vie del centro storico, i balestrieri dei quattro quartieri si sfidano in piazza Grande, per poi concludere la giornata con musica ed enogastronomia.
Oggi la compagnia dei balestrieri, ufficialmente costituita in società, continua a seguire il regolamento tramandato nei secoli e riserva una particolare attenzione alla fedeltà storica degli eventi a cui aderisce. La sua sede si trova nel trecentesco palazzo del Bargello, splendido esempio di edificio gotico eugubino, in cui è anche allestito un museo dedicato alla balestra.

Il Palio della Balestra di Sansepolcro
Nell'affascinante scenario della Piazza Torre di Berta, racchiusa tra palazzi rinascimentali, si svolge la storica disputa.

Secondo gli antichi costumi, l'araldo legge al mattino il bando di sfida ai rivali eugubini. Al pomeriggio, dopo la benedizione delle armi, i balestrieri delle due città entrano in piazza annunciati dal rullo dei tamburi e dal suono delle chiarine, mentre gli sbandieratori lanciano in aria le Bandiere con i colori degli antichi quartieri.

I tiratori delle due città si alternano sui banchi di tiro con i loro costumi rinascimentali e nel silenzio rotto solo dai colpi secchi delle frecce che si conficcano nel corniolo (bersaglio di forma tronco-conica posto a 36 metri di distanza), la piazza rivive la magia delle antiche giostre.

Dal 1951 nella seconda domenica di settembre a Sansepolcro, nel suggestivo scenario della piazza Torre di Berta, racchiusa tra palazzi rinascimentali, si svolge la storica disputa del Palio tra i balestrieri di Sansepolcro e Gubbio. Secondo gli antichi costumi l'araldo legge, al mattino, il bando di sfida ai rivali Eugubini.

Al pomeriggio, dopo la benedizione delle armi, i balestrieri delle due città entrano in Piazza annunciati dal rullo dei tamburi e dal suono delle chiarine, mentre gli sbandieratori lanciano in aria le bandiere con i colori degli antichi quartieri.

I tiratori delle due Città si alternano sui banchi di tiro nei loro costumi rinascimentali e nel silenzio, rotto solo dai colpi secchi delle frecce che si conficcano nel corniolo, la piazza rivive la magia delle antiche giostre.

I rapporti tra Gubbio e Sansepolcro, le due uniche citta dove il tiro con la balestra si è praticato ininterrottamente fino ai giorni nostri, hanno origini antichissime e sono documentati a partire dal 1619, anno in cui i balestrieri di Sansepolcro invitano quelli di Gubbio, secondo un usanza senz'altro anteriore, al palio di S.Egidio.

"Molti Ill.mi SS.ri oss.mi Veniamo con questa a pregar caldamente le SS.VV. che restino servite di venire questo S.Egidio, giorno primo di Settembre, alla nostra allegra festa per tirar secondo il nostro solito con le balestre al palio; al quale potranno tirare conforme al loro solito tiro e come più piaccia a loro. Anche istantemente le preghiamo, poiché maggior gloria riporta il vincitore quando con homini esperi et famosi viene a cimentarsi".