19 marzo 2012

Il Parco Naturale del Monte Cucco

L’area protetta, che si estende in corrispondenza della porzione più settentrionale della dorsale appenninica umbra, prende il nome dalla vetta più alta di questa zona, rappresentata dal massiccio del monte Cucco (1.566 in s.l.m.).



Interessato da una grande faglia che lo attraversa da nord a sud, il massiccio ha caratteristiche tra le più particolare dell'intera catena: la fratturazione della crosta terrestre ha infatti creato i presupposti dello sviluppo del fenomeno carsico, reso evidente dalla morfologia fatta di grotte ípogee e di pareti scoscese.

Penetrando nella crosta terrestre, l'acqua ha poi dato vita a singolari fenomeni carsici; risalendo ha originato sorgenti che, non di rado danno vita a torrenti. Esteso per oltre trenta km e profondo 1000 metri è il sistema carsico tra i più grandi d’Italia.

II Monte Cucco, per la sua stessa posizione, gode di condizio¬ni metereologiche particolari, risentendo sia dei venti freddi provenienti dai Balcani, che dei clima mire dei Mediterraneo, e questo favorisce le abbondanti precipitazioni che contribuiscono a rendere tanto rigogliosa la vegetazione e ampia la varietà dei paesaggi

Il territorio del parco, lungo tutto il suo confine occidentale, è interessato dal tracciato storico della via Flaminia I1 tragitto dell'antica strada consolare, tra Fossato di Vico e Scheggia, é costellato da reperti di epoca romana, antichi ponti, resti di necropoli e di templi, a cui si sono aggiunte nel tempo testimonianze di età medioevale quali castelli, pievi e borghi fortificati Nell'area montana del parco, invece, la ricchezza di

monasterí di origine medioevale attesta l’intensa attività monastica in questi luoghi.